
IL DIRETTIVO
UN CUORE CHE BATTE PER LA PIZZA, DAGLI ANNI ’50.
È proprio allora che ebbe inizio il flusso verso il Nord di tutti gli “operatori della pizza”. Una migrazione che colonizzò gran parte del nord del paese e, in alcuni casi, si spinse anche oltre confine.
In molte città si crearono vere e proprie comunità tramontane i cui membri, tuttavia, spesso non riuscivano a comunicare tra loro.
I GLORIOSI ANNI ’80.
Passarono oltre 30 anni e, nel 1989, a Gaetano Generale, venne un’idea. Creare una corporazione delle pizzerie di Tramonti (divenute circa 2000 in molte città d’Italia e rappresentanti oltre il 50% degli esercizi dediti alla pizza).
La corporazione identificava se stessa con una targa che potesse distinguere gli esercizi di Tramonti rispetto alle pizzerie comuni; allo stesso tempo nacque l’idea di fare ogni anno un grande raduno denominato “Festival della Pizza” per ritrovarsi tutti assieme al fine di parlare, discutere e testimoniare circa il settore.
Il primo festival della pizza, svoltosi a Tramonti, l’8 agosto 1991 ha dato ufficialmente il via alla corporazione. Da allora in migliaia si ritrovano a Tramonti l’8 e il 9 agosto, date che ricordano i giorni in cui furono inaugurate A Marechiaro a Novara il 1953 e La Violetta, la prima pizzeria di Tramonti, nel 1943.

L’ASSOCIAZIONE OGGI.
Nel 2019 la corporazione ha lasciato il posto alla nuova “Associazione Pizza Tramonti”, che inaugura un nuovo corso promuovendo una struttura più snella, in virtù delle ultime disposizioni riguardanti il Terzo settore.
Presieduta dal Vice Sindaco del Comune di Tramonti, Vincenzo Savino (che negli ultimi anni ha svolto il ruolo di commissario alla Corporazione, allo scopo di addivenire al nuovo percorso) l’associazione si prefigge, quale obiettivo a breve termine, la creazione di un marchio che caratterizzi gli esercizi della ristorazione in cui è possibile consumare la “Pizza di Tramonti”, a garanzia della qualità e della particolare tecnica di cottura, che avviene a una temperatura che arriva fino ai 350 gradi.

Il nuovo direttivo rappresenta le varie zone di diffusione di questo prodotto così emblematico per la nostra tradizione, seguendo i passi dei pizzaioli emigrati al Nord Italia ormai più di sessant’anni fa. Nell’esecutivo figurano Carmine Nasti e Giovanni Mandara, come vicepresidenti, in qualità di segretario Giuseppe Giordano, di direttore tecnico Francesco Giordano, di tesoriere Filomena Rosaria Amato, i consiglieri Antonio Erra, Antonio Vuolo e Alfonso Simeone. Una cinquantina i soci fondatori, a dimostrazione che l’iniziativa è fortemente sentita dai pizzaioli tramontani sparsi in tutta Italia; ma – come da statuto – è consentita l’adesione a chiunque voglia prendervi parte.

Tra i progetti più ambiziosi quello di formare nuove leve di pizzaioli mediante corsi specifici, che ambisce al consolidamento di una professione ben precisa, a salvaguardia del prodotto tradizionale. Non mancheranno workshop, convegni ed eventi volti a promuovere la Pizza di Tramonti e valorizzare la maestria dei pizzaioli tramontani.

La creazione di un vero e proprio brand è alla base del piano programmatico 2019/2021, che prevede di riportare in vita il Festival della Pizza, ma anche di organizzare dei Raduni nazionali itineranti, e – in linea con le esigenze attuali – creare un ufficio stampa e canali social adeguati alla promozione dell’Associazione, dei suoi pizzaioli e della Pizza di Tramonti.
